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Garante - Relazione 2016
Le attività economiche
Anche nel 2016 il trattamento di dati personali finalizzato al recupero stragiudiziale dei crediti è stato oggetto di numerose segnalazioni e reclami che rivelano l’opportunita' di un nuovo intervento del Garante in questo settore.
Le doglianze pervenute hanno evidenziato(nonostante non sia obiettivamente facile fornire prove inequivocabili degli illeciti subiti) la persistenza di modalita' di recupero particolarmente invasive e lesive della dignita' dei debitori.
In un caso, dove l’istruttoria ha permesso di acquisire l’evidenza di trattamenti di questo tipo, l’attivita' di recupero crediti oggetto di un reclamo è risultata in contrasto con i princìpi generali del Codice e, in particolare, con quanto stabilito dal Garante nel provvedimento generale 30 novembre 2005 (Liceita', correttezza e pertinenza nell’attivita' di recupero crediti, doc. web n. 1213644). Ciò, con specifico riferimento alle svariate telefonate effettuate da talune societa' di recupero crediti sui numeri interni dell’ospedale (ivi comprese utenze dedicate a servizi di emergenza), luogo di lavoro dell’interessato (provv. 22 giugno 2016, n. 274, doc. web n. 5407820).
Ad avviso dell’Autorita', tali comunicazioni, indipendentemente dal contenuto e dai toni utilizzati, hanno ingenerato negli interlocutori l’idea che il reclamante si trovasse in una situazione debitoria, determinando, in tal modo, una grave lesione della sua dignita' personale e, conseguentemente, un trattamento illecito, oltre che generare disfunzioni organizzative in una delicata struttura lavorativa.