Per qualsiasi informazione inerente i prezzi o le modalità di effettuazione del servizio, contatta l'agente di zona oppure scrivi a info@entionline.it
o telefona allo 030/2531939.
Ormai è ufficiale: secondo le nuove direttive del GDPR anche la Privacy in Italia è ora adeguata al regolamento applicato dall’Unione Europea.
Il Consiglio dei Ministri, ha approvato nelle scorse settimane sette decreti legislativi di adeguamento dell’ordinamento interno alla normativa europea.
Tra questi si annovera il testo contenente le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, noto anche come GDPR.
Dal comunicato stampa diffuso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si apprende che l’orientamento della commissione d’esame appositamente costituita è stato di: semplificare l’applicazione della norma, novellando il codice della privacy esistente, nonostante il regolamento abbia di fatto cambiato la prospettiva dell’approccio alla tutela della privacy rispetto al codice introducendo il principio di dell’accountability.
L’orientamento della commissione si è rivelato pertanto a favore della salvaguardia del Codice, scegliendo dunque di garantire la continuità facendo salvi per un periodo transitorio i provvedimenti del Garante e le autorizzazioni, che saranno oggetto di successivo riesame, nonché i Codici deontologici vigenti.
Si apprende infatti che questi ultimi restano fermi nell’attuale configurazione nelle materie di competenza degli Stati membri, mentre possono essere riassunti e modificati su iniziativa delle categorie interessate quali codici di settore. In considerazione delle esigenze di semplificazione delle micro, piccole e medie imprese, si è previsto che il Garante promuova modalità semplificate di adempimento degli obblighi del titolare del trattamento.
Il consenso da parte del consumatore deve essere volontario ed esplicito. Non è sufficiente né il cosiddetto “silenzio-assenso” né tantomeno una semplice casella spuntata. L’impresa può utilizzare solo i dati forniti dall’utente per lo scopo specificato. Nel caso in cui i dati vengano utilizzati diversamente, è necessario verificare in quale misura sono ancora coperti dal nostro consenso o se invece è necessario prestare un nuovo consenso.
Fonte: Lentepubblica.it - il quotidiano partecipativo della P.A.