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'Il Sindaco di Cassino ha nominato, come prescrive il nuovo Regolamento Ue sulla Privacy, un Data Protection Officer (DPO). Si tratta di una nomina politica in quanto a doversi occupare di questo aspetto sarà la moglie di un sindaco di Forza Italia. Una nomina con compenso da 5000 euro nonostante il Comune di Cassino non ha fatto nulla per regolamentare il trattamento dei dati'. Inizia così una nota stampa a firma di XXX segretario provinciale movimento dello XXX.
'Gli Uffici non sanno cosa fare: i dipendenti incaricati al trattamento dei dati non hanno l’adeguata formazione. Non sono stati nominati dei responsabili né coloro che sono autorizzati, tantomeno sono state fatte le nomine dei responsabili. La parte informativa è totalmente assente. Non esistono DPIA (Impact Assestment) e il registro dei trattamenti. Un caos totale – continua XXX – mentre gli archivi del Comune sono tutti all’esterno e privi di qualsiasi protezione secondo il nuovo GDPR. Il Sindaco dovrebbe spiegare a distanza di tre mesi dall’incarico affidato quali adempimenti siano stati osservati, considerando che altri Comuni hanno già fatto la DPIA, la formazione, tutte le nomine, rivisto i contratti di affidamento di servizi esterni ed hanno già attivo il registro dei trattamenti'.
'Il Sindaco pensa – conclude Dragonetti – che aver fatto partecipare pochi dipendenti ad un corso presso l’Università tutto sia in regola? Tra le tante cose che ignora, incluso l’abc della politica, conosce le responsabile del titolare del trattamenti, quindi lui stesso, e sa che i dipendenti comunali privi di nomina privi di nomina stanno violando il regolamento UE? Ancora una volta clientelismo, superficialità e improvvisazione, come nel Cimitero, come il bando sulla villa comunale, come il bando sul teatro Manzoni come ogni cosa'.
Fonte: TG24News