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09/10/2018 La Stampa: Google aggiorna la privacy del Play Store, il giorno della presentazione del Pixel 3
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Martedi' scorso l'azienda ha dato notizia di una vulnerabilita' con cui gli sviluppatori di app terze avrebbero potuto accedere alle informazioni personali di oltre 500 mila utenti.

A poche ore dalla notizia di una falla nel social network Google Plus, e il giorno della presentazione a Londra del nuovo smartphone Pixel 3, l'azienda americana annuncia nuove restrizioni per la gestione della privacy anche sul sistema operativo per smartphone Android. D'ora in poi non sara' piu' consentito alle app di terze parti l'accesso al registro delle telefonate o alla rubrica, a meno che queste non siano impostate come strumento di default dall'utente. Per esempio, se si sono installate app diverse per la gestione dei messaggi o delle telefonate, solo quella impostata come preferita potra' accedere a tali informazioni.

Martedi' scorso Google aveva dato notizia di una vulnerabilita' che avrebbe consentito agli sviluppatori di servizi terzi di accedere a informazioni personali degli utenti del social network Google Plus, anche se nascoste dalle impostazioni per la privacy. La falla riguarda, fa sapere l'azienda, oltre 500 mila account ed e' stata scoperta a marzo nel quadro del Progetto Strobo, operazione di revisione dello stato della sicurezza dei servizi offerti dall'azienda. Secondo la ricostruzione del Wall Street Journal, Google avrebbe deciso di aspettare sei mesi prima di divulgare la notizia della vulnerabilita' per timore di poter essere associata con il caso Cambridge Analytica, nel quale si e' scoperto che una societa' britannica ha usato i dati di 87 milioni di utenti Facebook per fini di propaganda politica.

Le nuove disposizioni decise da Google rientrano in una serie di cambiamenti volti a dare a chi possiede uno smartphone Android maggiore controllo sulle informazioni che condivide. Tra le novita' introdotte dall'azienda anche la possibilita' di accedere al contenuto dell'account Gmail alle sole app che offrono servizi connessi: client di posta elettronica, funzioni di backup della corrispondenza e app finalizzate alla produttivita'. Con l'aggiornamento delle politiche di Google Play, inoltre, da ora in poi gli utenti dovranno consentire ai singoli permessi richiesti dalle app, anziche' dare un permesso generale.

Fonte: La Stampa - Tecnologia

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