A che condizioni l'ANAC ritiene che i dati sono stati pubblicati in formato aperto e che i dati sono aperti?
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Delibera 141 del 27 febbraio 2019 – Allegato 5
L’ANAC, in materia, si esprime come di seguito.
1. FORMATO APERTO
I dati sono pubblicati in formato aperto e che sono aperti se:
Anche l’art. 1, co. 1, lett. l-bis) del d.lgs. n. 82/2005 definisce il formato aperto come un formato di dati reso pubblico, documentato esaustivamente e neutro rispetto agli strumenti tecnologici necessari per la fruizione dei dati stessi.
In sostituzione dei formati proprietari vanno utilizzati sia software Open Source (quali ad esempio OpenOffice) sia formati aperti quali, ad esempio:
Per quanto concerne il PDF – formato proprietario il cui reader è disponibile gratuitamente – l'ANAC ne suggerisce l’impiego esclusivamente nelle versioni che consentano l’archiviazione a lungo termine e indipendenti dal software utilizzato ad esempio:
Una alternativa ai formati di documenti aperti è rappresentata anche dal:
formato ODF – Open Document Format, che consente la lettura e l’elaborazione di documenti di testo, di dati in formato tabellare e di presentazioni.
2. DATI DI TIPO APERTO
La lett. l-ter) del medesimo art. 1 definisce, inoltre, come dati di tipo aperto quelli che presentano le seguenti caratteristiche:
1) sono disponibili secondo i termini di una licenza o di una previsione normativa che ne permetta l’utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali, in formato disaggregato;
2) sono accessibili attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, in formati aperti ai sensi della lettera l-bis), sono adatti all’utilizzo automatico da parte di programmi per elaboratori e sono provvisti dei relativi metadati;
3) sono resi disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, oppure sono resi disponibili ai costi marginali sostenuti per la loro riproduzione e divulgazione salvo quanto previsto dall'articolo 7 del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36.