La richiesta formulata dall'avvocato è una richiesta di accesso civico cosiddetto generalizzato, ai sensi dell'articolo 5 comma 2 decreto legislativo 33/2013. L'avvocato ha diritto di accedere al dato-informazione relativo al numero dei cani presenti nell'anagrafe canina intestati ad un determinato cittadino residente alle seguenti condizioni:

• il dato-informazione deve essere già in possesso dell'amministrazione e non deve essere elaborato al solo scopo di evadere l'accesso;

• l'accesso non deve determinare un aggravio sproporzionato per gli uffici dell'ente;

• l'accesso deve salvaguardare la protezione dei dati personali dei cittadini residenti a cui sono intestati i cani che si trovano mappati nell'anagrafe canina, con la conseguenza che sussiste il divieto di comunicare, in sede di accesso, i dati anagrafici o qualunque altro tipo di informazione che sia riconducibile ai proprietari dei cani medesimi.

Va comunque comunicato al controinteressato, proprietario dei cani, la richiesta ricevuta perché formuli una eventuale opposizione ai sensi dell'art. 5-bis comma 2 del D.lgs 33/2013, ovvero:

l'accesso di cui all'articolo 5, comma 2, e' altresi' rifiutato se il diniego e' necessario per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno dei seguenti interessi privati: a) la protezione dei dati personali, in conformita' con la disciplina legislativa in materia.

Benché i dati del numero di cani non rappresenti un dato personale soggetto a tutela, è comunque necessario, nel ricontro all'istanza formulata, a non trasmettere altri dati personali non richiesti.